Linguaggi

Sarà vero?

02.02.2024
“La verità si assottiglia ma non si rompe,
e affiorerà sopra la menzogna come l’olio sull’acqua.”
Miguel de Cervantes, da “Don Chisciotte della Mancia”, 1605-1615
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Oggi è il giorno delle menzogne
“Oggi è il giorno delle menzogne* e intanto tutti i giorni si mente
si mente nella libertà
si mente nella gloria
si mente con le armi in mano
si mente col pugno chiuso nei colpi potenti sul piano di una scrivania
si mente per un niente si mente per un tutto
e un anno ancora si torna a mentire perché è il giorno delle menzogne e persino ai piccini si insegna,
che è solo in quel giorno che si mente
e intanto quel bambino che è semente torna a chiudere il pugno
e a dividere la sua più cruda realtà quella della vita
in un’altra mente
si mente per un pane si mente per una terra
si mente per un giorno assente
.
un’altra semente assente di questo fato esiste e non mente
nemmeno il giorno delle menzogne”
* In Portogallo, il 1°Aprile è “o dia das mentiras”, ossia “il giorno delle menzogne”
Inez Andrade Paes (poetessa nata in Mozambico da famiglia portoghese), da “Cammina un ponte sull’acqua” – Traduzione di Anna Fresu
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Quel ch’è vero
“Quel ch’è vero non sparge sabbia nei tuoi occhi,
per quel ch’è vero morte e sonno con te si scuseranno,
come incarnato, saggio per ogni dolore,
quel ch’è vero smuove la pietra dal tuo sepolcro.
Quel ch’è vero, caduto ormai, slavato
seme o già foglia, nel letto malsano della lingua,
un anno e un anno ancora ed ogni anno –
quel ch’è vero non crea tempo, lo salva.
Quel ch’è vero discrimina la terra,
pettinando sogno serto e coltura,
alza la cresta e colmo di frutti strappati
ti folgora, prosciugando ogni cosa.
Quel ch’è vero non spera la scorreria
quando per te forse è in gioco tutto.
Sei la sua preda, se le tue ferite sgorgano;
nulla ti assale, che non ti tradisca.
Giunge la luna, con brocche avvelenate.
Bevi il tuo calice. L’amara notte cala.
La feccia schiuma su penne di colombe,
se un ramo non è portato in salvo.
Schiavo del mondo, sei gravato di catene,
ma quel ch’è vero nel muro apre le crepe.
Vegli e nel buio vai scrutando intorno,
a ignota via d’uscita tu sei volto.”
Ingeborg Bachmann, “Qual ch’è vero”, da “Anrufung des Großen Bären”, 1956 – Traduzione di Luigi Reitani
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Immagine in evidenza: Ciro Palumbo, “La danza della menzogna”

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