Pensieri

Sarà mai possibile un corpo senza organi?

25.11.2021
“Dove la psicoanalisi dice: «Fermatevi, ritrovate il vostro Io», bisognerebbe dire: «Andiamo ancora più lontano, non abbiamo ancora trovato il nostro Corpo senza Organi, non abbiamo ancora disfatto abbastanza il nostro Io». Sostituite l’anamnesi con l’oblio, l’interpretazione con la sperimentazione. Trovate il vostro Corpo senza Organi, sappiatelo fare, è una questione di vita o di morte, di giovinezza e di vecchiaia, di tristezza e di allegria. Ed è qui che tutto si gioca.
Consideriamo i tre grandi strati rispetto a noi, cioè quelli che ci imprigionano più direttamente: l’organismo, la significanza e la soggettivazione. La superficie d’organismo, l’angolo di significanza e d’interpretazione, il punto di soggettivazione o d’assoggettamento. Sarai organizzato, sarai un organismo, articolerai il tuo corpo, altrimenti non sarai altro che un depravato. Sarai significante e significato, interprete e interpretato, altrimenti non sarai altro che un deviante. Sarai un soggetto, e fissato come tale, soggetto d’enunciazione ripiegato sopra un soggetto d’enunciato, altrimenti non sarai che un vagabondo. All’insieme degli strati, il Corpo senza Organi oppone la disarticolazione (o le n articolazioni) come proprietà del piano di consistenza, la sperimentazione come operazione su questo piano (nessun significante, non interpretate mai!), il nomadismo come movimento (muovetevi anche stando fermi, non cessate di muovervi, viaggio immobile, desoggettivazione). Che cosa vuol dire disarticolare, cessare di essere un organismo? […]
Disfare l’organismo non ha mai significato uccidersi, ma aprire il corpo a connessioni che suppongono un concatenamento, circuiti, congiunzioni, suddivisioni e soglie, passaggi e distribuzioni d’intensità, territori e deterritorializzazioni misurate alla maniera di un agrimensore. […] L’arte comune alle tre operazioni è la prudenza, e se capita che si rasenti la morte disfacendo l’organismo, quando ci si sottrae alla significanza e all’assoggettamento si rasenta il falso, l’illusorio, l’allucinatorio, la morte psichica. […]
Dell’organismo bisogna conservare quanto basta affinché si riformi a ogni alba.”

Gilles Deleuze, da “Come farsi un Corpo senza Organi?”

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Nell’immagine: Francis Bacon, “Second Version of Triptych 3”, 1944

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