Affabulazioni

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2024.07.24

I giorni perduti

“Qualche giorno dopo aver preso possesso della sontuosa villa, Ernst Kazirra, rincasando, avvistò da lontano un uomo che con una cassa sulle spalle usciva da una porticina secondaria del muro di cinta, e caricava la cassa su di un camion. Non fece in tempo a raggiungerlo prima che fosse partito. Allora lo inseguì in auto. […]

2024.07.22

Fontamara

“Perché Innocenzo si azzardasse a tornare nuovamente a Fontamara, dalla quale una legittima paura lo teneva lontano da vari mesi, doveva ben esserci un grave motivo; di sua spontanea volontà certamente non sarebbe venuto. Quando egli arrivò all’altezza della cantina e vide accorrere verso di lui gente da tutte le parti, ebbe un momento di […]

2024.07.20

Il Silenzio

In principio il Silenzio abitava dappertutto: nei boschi, nel mare, nei monti, nelle albe, nei tramonti. Abitava anche nei villaggi, di giorno, e nelle città, di notte. Camminava per le strade deserte, col suo passo di velluto.Qualche volta la canzone di un grillo, o un cane che abbaiava alla luna, o un carro che passava […]

2024.07.14

Il bambino dell’albero

Te lo ricordi. No, l’hai sognato. Nel sogno si soffocava e si affondava e c’era un senso di vuoto. Ti sei svegliato dal tuo incubo ed era già successo. Era tutto sparito. Tutto e tutti-padri, madri, fratelli, sorelle, i cugini, i tavoli e le sedie, i giocattoli e i letti – tutto spazzato via. Non […]

2024.07.10

Breve storia della lettura in Italia

Il bambino sbuffò: – Ma quanto dobbiamo aspettare ancora? Il padre, anche lui abbastanza spazientito, si strinse nelle spalle: – Un quarto d’ora al massimo, spero. Per un po’ rimasero in silenzio a guardare il viavai delle persone che entravano e uscivano dai negozi. Il bambino a un certo punto tirò per la giacca suo […]

2024.07.10

Ieri

«Oggi ricomincio la corsa idiota. Mi alzo alle cinque di mattina, mi lavo, mi faccio la barba, mi preparo un caffè, e vado, corro fino alla piazza Principale, salgo sul bus, chiudo gli occhi, e tutto l’orrore della mia vita presente mi salta al collo». Tobias Horvath è un emigrato, ogni suo giorno scorre nella […]

2024.07.10

Shiroi hana (Il fiore bianco)

I matrimoni tra consanguinei s’erano succeduti generazione dopo generazione. La sua famiglia era andata man mano estinguendosi per la tubercolosi. Anche lei ha spalle troppo strette. Un uomo che le abbracciasse avrebbe un moto di stupore. Una donna premurosa le aveva detto: «Stai attenta a chi sposi. Non deve essere una persona robusta. Che sia […]

2024.07.07

Su, in strada

Christian Raimo me lo passa al telefono: «Se vuoi parlargli è qui, è un po’ ciucco». Janek ha una bella voce squillante, anche se un po’ strascicata. «Sì, mi sto curando dall’alcolismo, ma senza alcol non riesco a vivere. Non lo so perché. Non lo so. Voglio smettere ma un po’ di vino o birra […]

2024.07.07

Qua e qua…

A due anni, una mia figlia un giorno mi chiese un foglio di carta e una biro. Avutili, si stese per terra e si mise a disegnare. Dopo un po’ mi mostrò il foglio sopra il quale erano tracciate delle linee spezzate che tra loro s’incrociavano. “Cos’è?” – domandai. “Cavallo”. “E dove sono gli occhi?”. […]

2024.06.25

Il mio mestiere

“L’ironia e la malvagità mi parevano armi molto importanti nelle mie mani; mi pareva che mi servissero a scrivere come un uomo, perché allora desideravo terribilmente di scrivere come un uomo, avevo orrore che si capisse che ero una donna dalle cose che scrivevo. Facevo quasi sempre personaggi uomini, perché fossero il più possibile lontani […]