Pensieri

Khabane Lame

02.12.2021
“Probabilmente non devo nemmeno dirvi chi sia.
Se avete mai scrollato reel o tik tok, c’è un’enorme probabilità che siate incappati in uno dei suoi video.
E che magari vi abbia anche strappato una risata.
Senza nemmeno dire una parola.
Perché è così che Khabane Lame, 21 anni, di Chivasso, sta diventando famoso in tutto il mondo. Con brevi video in cui non spiccica mezza parola, fa due gesti e smonta tutti.
Una comicità semplice che in appena 2 mesi lo ha portato ad avere su TikTok 52 milioni (milioni) di follower.
E su Instagram 12 milioni. In due mesi.
L’altro giorno i suoi video erano su dei megaschermi a Tokyo, in Giappone.
E sotto c’era scritto: “Tiktoker italiano”.
Perché questo è Khabane Lame per il resto del mondo: un tiktoker “italiano”.
Per il resto del mondo, appunto.
Ma non per lo Stato italiano.
Nonostante Khabane viva in Italia da poco dopo la sua nascita, nonostante parli italiano, abbia sempre vissuto in Italia, abbia solo frequentato scuole italiane e in Senegal ci sia stato appena una volta, per lo Stato italiano Khabane non è italiano.
Per il mondo sì. Per l’Italia no.
“Non è giusto” ha detto alla Stampa, lui che alcuni video li gira con la felpa dell’Italia. Lo hanno invitato a Los Angeles. Ma anche solo ottenere il visto è per lui stato un’impresa, per questa assurda condizione.
Ma quanto è folle tutto questo?
Quanto è folle che ragazze e ragazzi che hanno sempre vissuto in Italia, o che addirittura in Italia ci sono nati, e che probabilmente in Italia vivranno per sempre, creando qui una famiglia, lavorando qui, pagando qui le tasse, i contributi, tutto, debbano crescere da stranieri?
Ha una sua logica? No.
Però così è.
Perché sapere che dei ragazzini italiani di fatto non siano italiani per la legge, rende migliori le giornate di milioni di vecchi ipocriti che italiani lo sono solo sulla carta.
Perché l’Italia è un’altra cosa.
E la storia, presto o tardi, lo farà capire loro.”

Emilio Mola

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