Riflessioni

Dal backstage di Yunus: La quercia

05.12.2021

Betty:

“Villa Pamphili…un tardo pomeriggio di questa settimana (non ricordo neanche quale) ho sbroccato, sono uscita dal lavoro e sono andata a fare due passi da sola… e mi sono persa! E ho trovato anche questa bellissima quercia… Non so quanti secoli abbia! Ho il contapassi sul cellulare, e quando sono uscita segnava 6,5 km!!!! Non so neanche come ho fatto… non mi fermavo più.
E mentre camminavo mi sono resa conto che stavo respirando e che era dalla mattina che trattenevo il fiato…. ed ho cominciato a guardarmi intorno… ed ho visto gente, vidi con mascherine, gambe braccia, piante, terra. Ho sentito le voci di chi ho incrociato, i profumi, i cattivi odori. Ho visto i colori, il verde, il rosso, il viola, il giallo, il grigio, il bianco del marmo. Poi mi sono fermata…. e mi sono stesa su un prato e ….. mi sono appisolata per 5 min…
Erano cinque di fila che non dormivo…
Mi ha svegliato una ragazza che stava poco distante da me, che si è preoccupata perché mi ero immobilizzata ed ha pensato mi fossi sentita male.
E invece stavo così bene…
E mentre mi alzavo mi è venuta in mente una frase del “Piccolo principe”: “Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle!” Non lo so perché…

Sonia: L’altra faccia della medaglia di tutte le cose…

Betty: Oppure ciò che sembra brutto ed inadeguato, va curato, seguito, perché può diventare bello… e se non lo fai non lo saprai mai. Non vedrai mai la farfalla.

Sonia: La vedi se vuoi.

Arianna: “C’è chi nasce quercia e tale rimane, fino all’ultimo respiro. Perché questa è la natura delle persone umili, con gli occhi d’infinito ed il cuore frondoso e fresco, come un riparo.”(Carolina Turroni)

Foto di Betty Polikar

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