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Scrittori in cucina: Giovanni Pascoli e il risotto alla milanese

06.01.2022

Agli inizi del Novecento, Augusto Guido Bianchi, giornalista milanese del “Corriere della Sera”, inviò a Giovanni Pascoli una ricetta in rima del risotto alla milanese:

“Occorre di carbone un vivo fuoco;
la casseruola; cento grammi buoni
di burro e di cipolla qualche poco.
Quando il burro rosseggia, allor vi poni
il riso crudo; quanto ne vorrei
e mentre tosta l’aglio e scomponi.
Del brodo occorre poi: ma caldo assai;
messine un po’ per volta, che bollire deve continuo, né asciugarsi mai.
Nel tutto, sulla fine, diluire
di zafferano un poco tu farai
perché in giallo lo abbia a colorire.
Il brodo tu graduare ben saprai, perché denso sia il riso, allor che è cotto.
Di grattugiato ce ne vuole assai.
Così avrai di Milan pronto il risotto.”

A Pascoli, però, la ricetta dell’amico non andò molto a genio, per cui gli rispose (rigorosamente in versi, è ovvio!) proponendo la sua variante “romagnolesca”, o meglio, quella cucinata dalla sua amatissima sorella Mariù:

“Amico, ho letto il tuo risotto in …ai!
E’ buono assai, soltanto un po’ futuro,
con quei tuoi “tu farai, vorrai, saprai”!

Questo, del mio paese, è più sicuro
perché presente. Ella ha tritato un poco
di cipolline in un tegame puro.

V’ha messo il burro del color di croco
e zafferano (è di Milano!): a lungo
quindi ha lasciato il suo cibrèo sul fuoco.

Tu mi dirai:”Burro e cipolle?”. Aggiungo
che v’era ancora qualche fegatino
di pollo, qualche buzzo, qualche fungo.

Che buon odor veniva dal camino!
Io già sentiva un poco di ristoro,
dopo il mio greco, dopo il mio latino!

Poi v’ha spremuto qualche pomodoro;
ha lasciato covare chiotto chiotto
in fin c’ha preso un chiaro color d’oro.

Soltanto allora ella v’ha dentro cotto
Il riso crudo, come dici tu.
Già suona mezzogiorno…ecco il risotto
romagnolesco che mi fa Mariù.”

Segue l’elenco degli ingredienti:

“350 gr riso carnaroli
200 gr funghi
100 gr fegatini di pollo
1 bicchiere di passata di pomodoro
1 cipolla
80 gr burro
1 bustina zafferano
carota sedano cipolla prezzemolo per il brodo vegetale”

Provare per credere!

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Nell’immagine: Giovanni Pascoli e la sorella Maria (Mariù)

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