Pensieri

La vita, quando la racconti…

04.03.2022

“La vita, quando la racconti,
diventa un mucchietto di righe, magari ordinate, armoniche.
Tante belle parole messe in fila.
Pensieri, parole e omissioni.
Tante omissioni.

Perché anche se decidessi di raccontarla in tutti i particolari, non sarebbe mai la vita.
Non bastano parole per raccontare la vita.
Tutte quelle che conosciamo sono insufficienti, povere, comunque imprecise.

Ci sono le emozioni, quelle forti, che non puoi raccontare.
C’è il dolore, quello che prende le viscere e stritola il cuore, che non puoi raccontare.
C’è l’amicizia, quella vera che ammazza la solitudine, che non puoi raccontare.
C’è la famiglia, quella che riscalda e accarezza, che non puoi raccontare.
C’è la fatica, quella dura che ti fa sudare e annaspare e pensare che basta, non puoi farcela, che non puoi raccontare.
Ci sono le amarezze e le delusioni, quelle che assottigliano l’anima, che non puoi raccontare.
C’è la gioia, che colora i giorni delle tinte dei fiori, che non puoi raccontare.
C’è la paura, quella bestia che a volte ti paralizza, che non puoi raccontare.

E c’è l’amore.
Superbo maestro di questa meravigliosa orchestra.
Che non puoi raccontare, mai.
Respiri, mangi, dormi, parli, canti, piangi, ridi, speri, disperi.
Per amore, per la vita.

Questa vita, da vivere.
Se piangi davanti a un tramonto, se guardi gli occhi di tua madre e i suoi capelli bianchi, se cammini a piedi nudi sulla sabbia fresca di un crepuscolo di settembre, se bevi ad una fontana bagnandoti la faccia, se ascolti la pioggia, se osservi la natura che ti commuove con la sua magnificenza.

La vivi.
Ma non la puoi raccontare.”

Antonella Pavasili

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Immagine: Illustrazione di Oxana Zaika

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