Affabulazioni

La lentezza

14.05.2022

“Sono al volante e osservo nello specchietto retrovisore una macchina dietro di me. La freccia di sinistra lampeggia e tutta la macchina emette onde di impazienza. Il guidatore aspetta il momento giusto per superarmi: come un rapace che fa la posta a un passero.”

“…L’uomo curvo sulla sua motocicletta è tutto concentrato sull’attimo presente del suo volo; egli si aggrappa a un frammento di tempo scisso dal passato come dal futuro; si è sottratto alla continuità del tempo; è fuori del tempo – in altre parole, è in uno stato di estasi: in tale stato non sa niente né della sua età, né di sua moglie, né dei suoi figli, né dei suoi guai, e di conseguenza non ha paura, poiché l’origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere.”

“La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all’uomo”

“Perché è scomparso il piacere della lentezza?”

“La saggezza epicurea ha un sottofondo di malinconia: l’uomo, gettato nella miseria del mondo, si accorge che il solo valore inconfutabile e certo è il piacere, sia pur piccolo, che è in grado di procurarsi da sè: una sorsata di acqua fresca, uno sguardo rivolto al cielo (alle finestre del buon Dio), una carezza”

“In un mondo come questo, dove tutto si racconta, l’arma di più facile uso, e insieme la più letale, è la divulgazione.”

“Colui che rende pubbliche le proprie idee rischia di convincere gli altri delle verità di cui si fa portatore, di influenzarli, e di dover quindi calarsi nel ruolo di chi aspira a cambiare il mondo. Cambiare il mondo!”

“Dar forma a una durata è l’esigenza della bellezza, ma è anche quella della memoria. Ciò che è informe è inafferrabile, non memorizzabile.”

“Ogni nuova possibilità che si offre all’esistenza, anche la meno probabile, trasforma l’esistenza intera.”

“L’essere amati senza merito è la prova del vero amore.”

“L’avrete certamente vista, la bimba di dieci anni che, rimasta a corto di argomenti validi, per imporre alle amichette la propria volontà afferma ad alta voce con inspiegabile orgoglio: E’ così perchè lo dico io; oppure E’ così perché lo voglio io.
Quella bimba si sente un’eletta. Un giorno però le accadrà di dire “E’ così perchè lo voglio io”, e tutti scoppieranno a ridere. Che cosa può mai fare, colui che si ritiene un eletto, per dimostrare di esserlo, per convincere si stesso e gli altri che non appartiene al volgo comune?”

“…Fare un lavoro che è al tempo stesso una passione è un privilegio”

“Non vi è niente di più umiliante del non riuscire a trovare una risposta sferzante a un attacco sferzante”

“C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una delle situazioni più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo.
Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio. ”

“La vulva: rumoroso crocevia in cui si incontra la garrula umanità, tunnel attraverso il quale passano le generazioni. Solo gli stolti si lasciano convincere dell’intimità di questo luogo, il più pubblico di tutti. L’unico luogo veramente intimo, il tabu davanti al quale arretrano persino i film pornografici, è il buco del culo, la porta suprema: suprema perché la più misteriosa, la più segreta”

“La insulta perché è un debole e la sua unica forza sono la volgarità e le parole aggressive”

“solo chi si vuole affogare si butta in acqua completamente vestito, e chi vuole affogare non si tuffa di testa, si lascia cadere: così vuole l’ancestrale linguaggio dei gesti.”

“Quando gli eventi accadono troppo rapidamente nessuno può essere sicuro di iente, assolutamente di niente, neppure di se stesso.”

“Rallegrati di essere stato dimenticato. Avvolgiti nel morbido scialle dell’amnesia generale.”

E’ lei il vero discepolo di Epicuro. Amabile amica del piacere. Dolce protettrice bugiarda. Custode della felicità”

“Si può vivere nel piacere e per il piacere, ed essere felici? L’ideale dell’edonismo è realizzabile? Esiste una speranza che lo sia? Esiste almeno un tenue barlume di speranza che lo sia”

“Capisce che una tale impazienza di parlare è al tempo stesso un implacabile disinteresse ad ascoltare”

Milan Kundera, da “La Lentezza”, 1995

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Immagine: Renato Guttuso, “Passeggiata in giardino a Velate”, 1983

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