Affabulazioni

Kōan zen

09.06.2022
Un giorno un uomo avvicinò Ikkyu * e chiese: «Maestro, scrivereste per me qualche massima della più alta saggezza?».
Ikkyu prese il suo pennello e scrisse: «Attenzione.»
«Tutto qui?» chiese l’uomo.
Ikkyu scrisse: «Attenzione. Attenzione.»
«Bene» disse l’uomo «Non vedo una grande profondità in quello che avete scritto.»
Allora Ikkyu scrisse: «Attenzione. Attenzione. Attenzione.»
Kōan zen
* Ikkyū Sōjun (1394-1481) è stato un monaco buddhista e un poeta giapponese
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«Un maestro zen si era fermato, durante un viaggio, in un tempio. Poiché faceva freddo, per non morire congelato, aveva preso una statua di legno del Buddha e le aveva dato fuoco. Il sacerdote del tempio, vedendo le fiamme, si era svegliato ed era accorso: credeva che si trattasse di un incendio. Quando vide quel che succedeva, fu sconvolto dal sacrilegio. “Che cosa hai fatto?” gridò. “Hai bruciato il corpo del Buddha!” Il maestro prese un bastone e si mise a frugare tra le ceneri. “E ora che cosa fai?” gli domandò il sacerdote. “Cerco le ossa del Buddha.” “Quali ossa? Non vedi che è una statua di legno?” “Allora, per favore, portami un altro Buddha da bruciare.”»
Ikkyū Sōjun (1394 – 1481), Kōan zen

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