Ciak

La storia infinita

23.06.2022

“Artax”, esclamò Atreiu, “che ti succede?”

“Non lo so, padrone, penso che dovremmo tornare indietro. Non ha senso andare avanti. Stiamo inseguendo qualcosa che hai soltanto sognato. Ma non troveremo niente. E forse è anche già troppo tardi. Forse l’Infanta Imperatrice è già morta e tutto quel che facciamo non ha più alcun senso. Torniamo indietro, padrone, dammi retta, torniamo indietro.”

“Artax, così non avevi mai parlato prima, che cos’hai? Ti senti male?”

“Forse. Ad ogni passo che facciamo, la tristezza cresce nel mio cuore. Non ho più alcuna speranza, padrone. E mi sento così pesante, così pesante. Credo proprio di non farcela più.”

“Ma dobbiamo andare avanti! Su, Artax, andiamo! Artax, non devi lasciarti andare proprio adesso! Su, vieni! Tirati fuori, altrimenti affogherai!”

“Lasciami, padrone, non ce le faccio più. Vai avanti da solo. Non preoccuparti per me! Non posso più sopportare questa tristezza. Voglio morire.”

“Ti tengo forte, Artax, non ti lascerò mai affondare.”

Dal film “La storia infinita” (The NeverEnding Story), diretto da Wolfgang Petersen nel 1984 e ispirato all’omonimo romanzo di Michael Ende

*****

“Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere. Ci sono persone che mettono in gioco la loro esistenza per raggiungere la vetta di una montagna. A nessuno, neppure a se stessi, potrebbero realmente spiegare perché lo fanno. Altri si rovinano per conquistare il cuore di una persona che non ne vuole sapere di loro. E altri ancora vanno in rovina perché non sanno resistere ai piaceri della gola, o a quelli della bottiglia. Alcuni buttano tutti i loro beni nel gioco, oppure sacrificano ogni cosa per un’idea fissa, che mai potrà diventare realtà. Altri credono di poter essere felici soltanto in un luogo diverso da quello dove si trovano e così passano la vita girando il mondo. E altri ancora non trovano pace fino a quando non hanno ottenuto il potere. Insomma, ci sono tante e diverse passioni, quante e diverse sono le persone.
Per Bastiano Baldassare Bucci la passione erano i libri.”
Michael Ende, da “La storia infinita”, 1979

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