Affabulazioni

La storia di Narciso (Il discepolo)

02.07.2022

Questa è la storia di Narciso, un bel giovanotto che ogni giorno andava a contemplare la propria bellezza nell’acqua di un lago. Narciso era così affascinato dalla sua immagine che un giorno cadde nel lago e affogò. Nel luogo in cui era caduto, nacque un fiore che chiamarono Narciso.

Quando Narciso morì, accorsero le Oreadi, le ninfe del bosco, e videro il lago trasformato da una pozza di acqua dolce in una brocca di lacrime salate.

“Perchè piangi?” domandarono le Oreadi.

“Piango per Narciso” disse il lago.

“Non ci stupisce che tu pianga per Narciso” soggiunsero. “Infatti, mentre noi tutte lo abbiamo sempre rincorso per il bosco, tu eri l’unico ad avere la possibilità di contemplare da vicino la sua bellezza”.

“Ma Narciso era bello?” domandò il lago.

“Chi altri meglio di te potrebbe saperlo?” risposero, sorprese, le Oreadi. “In fin dei conti, era sulle tue sponde che Narciso si sporgeva tutti i giorni.”

Il lago rimase per un po’ in silenzio. Infine disse: “Io piango per Narciso,
ma non mi ero mai accorto che fosse bello. Piango per Narciso perché, tutte le volte che lui si sdraiava sulle mie sponde, io potevo vedere riflessa nel fondo dei suoi occhi la mia bellezza.”

Oscar Wilde, da “Poesie in prosa”, 1894

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Nell’immagine: John William Waterhouse, “Eco e Narciso”, 1903

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