Immagini

Calligrammi

08.07.2022
Quando la poesia diventa immagine: il calligramma, o, come lo definì Apollinaire, “Un insieme di segno, disegno e pensiero, la via più corta per esprimere un concetto e obbligare l’occhio ad accettare una visione globale della parola scritta“.
Versi a Lou
“Riconosciti
Questa adorabile persona sei tu
Sotto il grande cappello da canottiere
Occhio
Naso
La bocca
Ecco l’ovale del tuo viso
Il tuo collo bellissimo
Ecco infine l’immagine non completa del tuo busto adorato visto come attraverso una nuvola
Un po’ più basso è il tuo cuore che batte”

La colomba pugnalata e la fontana

“Dolci figure pugnalate, care labbra fiorite
Mia, Mareye,
Yette, Lorie,
Annie, e tu Marie.
Dove siete, o ragazze?
Ma, vicino ad una fontana che piange e prega,
questa colomba si estasia

Tutti i ricordi di un tempo
O miei amici partiti in guerra
zampillano verso il firmamento
E i vostri sguardi che dormono nell’acqua,
muoiono malinconicamente
Dove sono Braque e Max Jacob,
Derain con i [suoi] occhi grigi come l’alba
Dove sono Raynal Billy Dalize
i cui nomi si immalinconiscono
come dei passi in una chiesa
Dov’è Cremnitz che si arruolò
Forse sono già morti
La mia anima è piena di ricordi
Il getto d’acqua piange sulla mia pena
Questi che sono partiti per la guerra
al Nord si battono ora
La sera cade O insanguinato mare
Giardini dove sanguinano abbondantemente
l’alloro rosa fiore guerriero.”

Il mandolino, il garofano e il bambù

“O battaglie la terra trema come un mandolino
come il proiettile traversa il corpo
il suono attraversa la verità
poiché la ragione è la tua arte o donna.
Che questo garofano ti dica
la legge degli odori
che non si è ancora
promulgata
e che un giorno
regnerà sui nostri cervelli
ben più precisa
e più sottile
dei suoni che ci guidano
Io preferisco il tuo naso
a tutti i tuoi organi
o amica mia
È il trono
della futura
saggezza
O forma della pipa centro degli odori,
o fornello dove si forgiano le catene.
O universi infinitamente slegati che
legano tutte le altre ragioni formali.”

Guillaume Apollinaire, da “Calligrammes”, 1918
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Nell’immagine: Il Calligramma più grande del mondo, conservato nel “Museu Valencià d’Etnologia”, a Valencia

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