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“1984” diventa un fumetto

17.07.2022
“1984”, di George Orwell, diventa un fumetto!
“Era una fresca limpida giornata d’aprile e gli orologi segnavano l’una. Winston Smith, col mento sprofondato nel bavero del cappotto, per non esporlo al rigore del vento, scivolò lento fra i battenti di vetro dell’ingresso agli Appartamenti della Vittoria (…). A ciascun pianerottolo, proprio di fronte allo sportello dell’ascensore, il cartellone con la faccia enorme riguardava dalla parete. Era una di quelle fotografie prese in modo che gli occhi vi seguono mentre vi muovete. IL GRANDE FRATELLO VI GUARDA, diceva la scritta appostavi sotto.”
“Il Ministero della Verità, Minver in neolingua, era molto diverso da ogni altra costruzione (…) dal luogo dove si trovava Winston si potevano leggere, stampati in eleganti caratteri sulla sua bianca facciata, i tre slogans del Partito: LA GUERRA È PACE – LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ – L’IGNORANZA È FORZA.”
“E se tutti gli altri accettavano quella menzogna che il Partito imponeva (se tutti i documenti ripetevano la stessa storiella), la menzogna diventava verità e passava alla storia «Chi controlla il passato» diceva lo slogan del Partito «controlla il futuro: chi controlla il presente, controlla il passato». Eppure il passato, sebbene mutevole per sua stessa natura, non era mai stato mutato. Tutto ciò che era vero allora, rimaneva vero da sempre e per sempre. Era semplicissimo. Tutto quel che si richiedeva era soltanto una serie infinita di vittorie sulla propria stessa memoria. Controllo della realtà, lo chiamavano: e in neolingua bispensiero.”
“Ma ogni cosa era a posto, ora, tutto era definitivamente sistemato, la lotta era finita. Egli era riuscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello”.
George Orwell, da “1984”, pubblicato nel 1949
Fumetti dello sceneggiatore Jean-Christophe Derrien e del disegnatore Rémi Torregrossa -Traduzione di Luca Blengino (Arancia Studio) – Star Comics, 2022

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