Pensieri

Elogio dello skate-board

28.07.2022
“Da qualche mese, Villa Borghese è trasformata. Una moltitudine di ragazzetti giunge ogni pomeriggio da tutte le parti di Roma, per correre sullo skate-board lungo le lievi o ripide discese che uniscono tra loro le strade, o conducono al Viale delle Magnolie alla grande fontana. Tutti conoscono quanto sia semplice questo gioco. Ma non so se tutti abbiano osservato la sempre rinnovata fantasia, che i bambini di otto anni o i ragazzi di quindici applicano ai loro movimenti, come musicisti che variano senza fine un tema, mai stanchi, mai spossati, felici di camuffarlo in modi ogni volta diversi.
(…) Così vorrei dire loro, mentre si alzano e si piegano sulle assicelle mobilissime: «Non dimenticate mai i vostri skate-board: difendeteli; e difendete insieme a loro l’agilità che vi abita, questo spirito di metamorfosi che vi fa diventare ardentemente tutte le cose, perduti in tutte le cose, e insieme difesi dal cristallo impenetrabile della giovinezza. Difendete il vostro mondo infantile dal mondo adulto nel quale state per entrare. Non credete a nulla di ciò che vi verrà detto: soprattutto non credete a ciò che vi diranno i vostri coetanei dal triste volto di adulti; raccogliete nella vostra mente tutto lo scherno, la derisione, l’ironia, di cui l’adolescenza è capace, per impiegarle contro le idee che vi saranno proposte. Non dimenticate mai che è molto meglio vivere senza fede, piuttosto che con fedi rovinose. Se non credete in Dio, non cercate la Sua traccia tra gli uomini e i programmi politici, perché nessuno è più lontano dal Regno dei Cieli di chi lo confonde con qualche Stato o partito di questa terra.»
Pietro Citati, da “Elogio dello skate-board”, in “L’armonia del mondo”, 1999
*****
Foto di Sonia Simbolo

Lascia un commento