Affabulazioni

Persepolis

29.09.2022
Tadji: “Sai cosa fanno alle ragazze quando le arrestano? Sai cos’è successo a Niloufar? Sai che l’hanno fatto? Tu sai che per legge non si può uccidere una vergine. La sposano con un guardiano della rivoluzione, e lui la violenta prima di giustiziarla. Capisci che cosa vuol dire! Lo capisci!”
Nonna: “Nella vita, conoscerai molti stronzi; se ti feriscono, pensa che è la stupidità che li spinge a farti del male. Ti eviterà di ripagarli con la stessa moneta, perché non c’è niente di peggio al mondo del rancore e della vendetta. Resta sempre integra e coerente con te stessa.”
Ebi: “L’occidente ha venduto armi su due fronti, e noi siamo stati così sciocchi da entrare in questo gioco cinico. Otto anni di guerra per niente, un milione di morti per niente. Gli ultimi giorni della guerra sono stati terribili, Marji. Un mese prima dell’armistizio, l’Iraq si è messo a bombardare Teheran ogni giorno, come se dovesse cancellarla dalla Terra.”
Marjane Satrapi, da “Persepolis”, 2000
«Da allora (dalla rivoluzione islamica del 1979, n.d.r.), l’immagine di questa antica e grandiosa civiltà è stata indissolubilmente legata a fondamentalismo, fanatismo e terrorismo. Ma io, che sono un’iraniana che ha trascorso più di metà della sua vita in Iran, so bene che questa immagine è lontana dal vero. È per questo che scrivere “Persepolis” è stato così importante per me. Credo che non si possa giudicare una nazione intera per gli errori di pochi estremisti. E non voglio che vengano dimenticati tutti quegli iraniani che hanno perso la vita in prigione per difendere la libertà, che sono morti in guerra contro l’Iraq, che hanno subito la repressione dei diversi regimi, che sono stati costretti a lasciare le loro famiglie e fuggire dal loro paese.
Si può perdonare ma non si deve dimenticare.»
Marjane Satrapi

Lascia un commento