Affabulazioni

Granello guerriero del mar

10.10.2022
“Sentiva pulsare il cuore dentro l’armatura. Eppure quella corazza era come la sua pelle e tante battaglie aveva dovuto affrontare anche quando il mare in tempesta avrebbe spaventato il più valoroso dei guerrieri. Eppure mai si era tirato indietro, mimetizzato nella sabbia aveva sferrato attacchi mortali perché lui era Granello e nessuno riusciva a scorgerlo quando decideva di nascondersi.
Ma ora la storia era diversa, quel nemico enorme, un mostro venuto chissà da dove lo spaventava. Il gigante guardava il campo di battaglia dall’alto ed in quel modo avrebbe sicuramente riconosciuto i suoi occhi. Il piccolo esercito serrò le fila, Granello sentiva le altre armature tremare mentre i soldati sobbalzavano ad ogni passo del mostro, sempre più vicino. Ed un certo punto si trovarono faccia a faccia, l’essere si bloccò ed emise un urlo terribile. I soldati fuggirono ovunque approfittando delle onde per non lasciare tracce, Granello invece prese la rincorsa e con tutta la sua forza si aggrappò al mostro che iniziò a farlo roteare in aria. Tutto era confuso; poi un colpo fortissimo e anche Granello volò tra le onde. Il mare lo trasportò lontano e quando tornò al suo villaggio venne a sapere che il terribile mostro era fuggito, spaventato dalla sua fortissima presa. E Granello divenne un eroe. Gli altri soldati lo accolsero con una grande festa ma qualcosa in lui era cambiato. Il mare sarebbe stata la sua avventura. E da lontano Granello vide quello che il gigante aveva lasciato, un’enorme montagna di sabbia dalla forma inconsueta ornata di conchiglie. E una strana sensazione lo colse, come se il suo nemico avesse lasciato un regalo per lui.
La bambina arrivò come ogni mattina in spiaggia insieme a sua mamma ed alla zia. Amava bagnarsi i piedini nelle piccole onde e scappare a ritmo della risacca. Ma quello che le piaceva di più era guardare i granchi che uscivano dalla sabbia. Quegli occhietti piccini, le piccole bolle, quegli esseri così strani che sembravano caramelle color sabbia che veloci fuggivano in mare. Un giorno la bimba decise di presentarsi e di fargli una proposta: costruire un grande castello con il suo secchiello fatto di torri e di mura in grado di resistere alle onde. “Avranno pur un re” pensava la bambina e quando arrivò sulla riva notò che solo uno tra i suoi piccoli amici non fuggiva al suo passaggio. Allora gli tese la mano per presentarsi ma il piccolo granchio si attaccò alle dita, bellicoso e furente per quella libertà di troppo. Finì in acqua con grande dispiacere della bimba preoccupata per il granchietto. Ed ogni giorno tornò a cercarlo. Quando le vacanze erano quasi finite tornando ancora una volta in quel punto preciso della spiaggia, le sembrò di vederlo di nuovo, circondato dai suoi amici e sembrava proprio che stessero facendo una festa. Allora la bambina senza avvicinarsi costruì un castello e lasciò a loro il suo regalo.”
Racconto della blogger Chinina – “Diari di Palude”
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Nell’immagine: William Adolphe Bouguereau, “Il granchio”, 1825

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