Musichiamo

La cantata del caffè

03.12.2022
“Tacete, non chiacchierate,
e udite quel che ora avviene:
ecco venire il Signor Schlendrian
con sua figlia Liesgen;
brontola proprio come un orso mangiamiele:
udite voi stessi ciò che lei gli ha fatto!”
“Con i propri figli non si hanno
che centomila noie!
Quel che ogni giorno sempre
ripeto a mia figlia Liesgen
se ne va via senza alcun frutto.”
Figlia cattiva, ragazzaccia,
ah!, quando sarò obbedito:
fa’ sparire quel caffè!”
“Signor padre, non siate così severo!
Se non posso bere tre volte al giorno
la mia tazzina di caffè
divento per mia sventura
come un arrostino di capra rinsecchito.”
Oh, che dolce gusto ha il caffè,
più amabile di mille baci,
più soave del moscato!
Caffè, caffè io devo avere;
e se qualcuno vuol ristorarmi,
ah, mi versi del caffè!”
“Se non la smetti col caffè
non andrai più a nessuna festa di nozze
e nemmeno a passeggiare.”
“Ah sì!
Purché mi lasciate il caffè!”
Ora tengo in pugno la scimmietta!”
Non ti procurerò nessuna gonna a stecche di balena larga secondo la moda.”
“Posso farne a meno facilmente.”
“Non dovrai avvicinarti alla finestra
né vedrai passeggiare (più) nessuno!”
“E sia pure; vi prego soltanto
di non toccarmi il caffè!”
“E neppure riceverai da me
un nastro d’argento o d’oro
per la tua cuffia!”
“Va bene, va bene! Purché mi lasciate il mio piacere!”
“Ragazzaccia d’una Liesgen,
mi concederai dunque tutto questo!”
“Le ragazze dalla testa dura
non è facile domarle.
Ma se si trova il punto giusto
Oh, allora se ne viene a capo!”
“Ubbidisci dunque a quel che dice tuo padre!”
“In tutto, solo non per il caffè.”
“Ebbene! Ti dovrai rassegnare allora
anche a non prendere mai marito!”
“Oh, sì! Signor padre, un marito!”
“Ti giuro che non avverrà.”
“Finché non avrò lasciato il caffè?”
Bene! Caffè, rimani dove sei!”
Signor padre, ascoltate, non ne berrò più.”
“Allora alla fine ne avrai uno (di marito)!”
“Oggi stesso,
caro padre, fatelo!
Ah, un marito!
Davvero fa per me!
Oh, accadesse presto
che finalmente, invece del caffè,
prima ancora di andare a letto
io trovassi un baldo innamorato!”
“Ora il vecchio Schlendrian va a cercare
come procurare presto a sua figlia Liesgen
un marito;
ma Liesgen fa diffondere di nascosto la voce:
nessuno spasimante mi venga in casa
se non mi promette egli stesso
e inserisce nel contratto nuziale,
che mi sia concesso
di cuocermi il caffè, quando ne ho voglia.”
“Il gatto non lascia il topo,
le ragazze rimangono attaccate al caffè.”
“La madre ama far uso di caffè,
anche la nonna lo beveva.”
“Chi dunque imprecherà contro le figlie?”
Johann Sebastian Bach, “Cantata del caffè” (“Kaffeekantate”), 1732/34 – Testo del poeta e librettista tedesco Picander

Lascia un commento