Linguaggi

Il pericolo è il mio mestiere

07.02.2023
“La speranza è un rischio da correre. È addirittura il rischio dei rischi.”
Georges Bernanos, da “La libertà perché?”, 1953
 
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Amare è rischiare di essere rifiutati

“Amare è rischiare di essere rifiutati.
Vivere è rischiare di morire.
Sperare è rischiare di essere delusi.
Provare è rischiare di fallire.
Rischiare è una necessità.
Solo chi osa rischiare è veramente libero.”

Alda Merini, “Amare è rischiare di essere rifiutati”

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Canzone dei rischi che si corrono
“Un’ossessione ? Certo che lo è.
Come potrebbe non ossessionarci
la continua reiterazione
degli stereotipi più osceni,
l’alluvione di falsità e soprusi,
la suprema pornografia
dell’astuzia fatta oggetto di culto,
della prepotenza fatta icona?
Andiamo a dormire pensandoci,
ci svegliamo con questo fiele in bocca,
e c’è chi ha il coraggio di chiederci
di essere più pacati e costruttivi,
d’avere più distacco, più ironia
Sia detto, amici, una volta per tutte:
a correre rischi non è soltanto
la credibilità della nazione
o l’incerta, dubitabile essenza
che chiamiamo democrazia.;
qui in gioco c’è la storia che ci resta,
il poco che manca da qui alla morte.”
Giovanni Raboni,Canzone dei rischi che si corrono”, da “Ultimi versi”, 2006
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To risk

“Ridere, è rischiare di apparire matti…
Piangere, è rischiare di apparire sentimentali…
Tendere la mano, significa rischiare di impegnarsi…
Mostrare i sentimenti, è rischiare di esporsi…
Far conoscere le proprie idee ed i propri sogni, è rischiare di essere respinti…
Amare, è rischiare di non essere contraccambiati…
Vivere, è rischiare di morire…
Sperare, è rischiare di disperare…
Tentare , è rischiare di fallire…
Ma noi dobbiamo correre il rischio!
Il più grande pericolo nella vita è quello di non rischiare.
Colui che non rischia niente…
non fa niente…
non ha niente…
non è niente!”
Rudyard Kipling, “To risk”
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Vignetta di Tullio Pericoli
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Trincee

 

“Sì, ho detto di sì.
Ho lasciato entrare
il cavallo di Troia.
Con lui il tormento,
il forestiero assetato.
Anonimo lui, apparizione.
La mia mano racchiudeva
gli oracoli,
la voragine.
La mia mano di linee,
millenaria e piccina
aperta a ospitare
l’odio e l’amore.

ho detto di sì.
Ho esposto la mia tenda
sotto il sole.
Le mie orecchie sopportavano
le bombe e le ingiurie.
E la mia mano racchiudeva
una città morta
da non dimenticare.
Da allora,
un cervo attento al pericolo
mi abita.”

Carmen Yáñez, “Trincee”

 

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Come la natura abbandona gli esseri

“Come la natura abbandona gli esseri
al rischio della loro sorda brama, e nessuno
particolarmente protegge nei solchi e sui rami,
così anche noi siamo, nel fondamento primo del nostro essere,

non particolarmente diletti. Siamo arrischiati. Soltanto che noi,
più ancora che pianta e animale,
con questo rischio andiamo, lo vogliamo e talvolta anche
siamo più arrischianti, non per nostro vantaggio,
della vita stessa, per un soffio

più arrischianti …Ci forgia, al di fuori della protezione,
un Esser-sicuro, là dove agisce la gravitazione
delle forze pure; ciò che infine ci custodisce
è il nostro esser-senza-protezione, e che noi
ci siamo rivoltati nell¹Aperto, avendo visto la minaccia,

onde, nel più ampio Cerchio, in qualche luogo
dove la Legge ci tocca, gli rispondiamo di sì.”

 

Rainer Maria Rilke (composta a Muzot nel 1924)

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Immagine in evidenza: Stret art di  Mau Pal, “Hope e Dream”

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