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Quando la poesia si ispira alla pittura: Mirò e Moniza Alvi

04.03.2024
Vorrei essere un punto in un quadro di Mirò
appena distinguibile da alti punti,
certo, ma disposto in modo del tutto unico.
E dal mio oscuro centro
contemplerei la bellezza dell’orizzonte
e mi chiederei se valga la pena di
rotolare verso la striscia color limone,
posata centralmente, e di spingere le mie curve
contro il suo bordo, per attrarre su di me
un po’ d’attenzione.
Ma sto bene dove sono.
Non capirò mai del tutto quello che avviene
intorno a me, ma è proprio questo il bello.
Il fatto che non sono un cerchio perfetto
mi rende più interessante a questo mondo.
La gente mi guarderà sempre
e anche i più insensibili si emozioneranno.
Eccomi qui, sul punto di animarmi,
un sogno, una danza, una costruzione fantastica,
l’avventura di un bimbo.
E niente in questo cielo fulvo
può avvicinarsi troppo, o andarsene troppo lontano.
Moniza Alvi (poetessa pakistana), da “The Country at My Shoulder”, 1993, in “L’India dell’anima. Antologia di poesia femminile indiana contemporanea in lingua inglese”, a cura di Andrea Sirotti
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Joan Miró – “Il sorriso con le ali in fiamme”, 1954

Joan Miró, “L’oro dell’azzurro”, 1967
Joan Mirò, “Composition”, 1956
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In evidenza: Joan Miró, “The Sun”, 1927

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